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Droni

Breve storia dei droni

Ciò che comunemente chiamiamo drone è un aeromobile a pilotaggio remoto (APR), vale a dire un apparecchio che vola senza un pilota umano a bordo tramite un sistema di pilotaggio posizionato sull’aeromobile o tramite un computer gestito da un pilota a terra.
L’uso dei droni oggi trova largo impiego in ambiti diversi ma, da principio, furono utilizzati per fini militari. Il primo tentativo di utilizzo va fatto risalire, storicamente, alla Prima Guerra Mondiale, ma è nell’intervallo tra i due grandi conflitti mondiali che l’ingegneria al servizio degli eserciti militari sviluppa soluzioni di conversione di aerei in aeromobili a pilotaggio remoto.
In Italia, lo sviluppo della tecnologia del drone ha un importante impulso a partire dagli anni ’60 e il primo modello di drone in uso da parte dell’esercito italiano fu il CL-89 che fu dismesso solo intorno agli anni 2000 e fu realizzato in collaborazione con Canadair.
È proprio a partire dal 2000 che i droni cominciano ad essere impiegati in ambito diverso da quello militare, in ambito civile per il monitoraggio delle coltivazioni, delle linee elettriche e i condotti petroliferi, per interventi di soccorso e per l’aerofotogrammetria.
Nell’ambito dei Controlli Non Distruttivi i droni hanno trovato largo impiego e una spinta decisiva nel loro sviluppo e continuo miglioramento nelle prestazioni per l’immediato vantaggio che offrono, la possibilità di eseguire rilievi in siti impervi o pericolosi per i tecnici e restituire informazioni accurate ed affidabili.

Che cos’è un drone e a cosa servono i droni

Che cos’è dunque un drone e a cosa servono i droni?
Un drone è dunque un aeromobile a pilotaggio remoto (APR), noto anche come UAV (Unmanned Aerial Vehicle), che viene impiegato in diversi ambiti:

  • Ambientale: per il monitoraggio del territorio;
  • Sicurezza: per indagini assicurative, stime dei danni,
  • Industriale: per il controllo dei processi di produzione;
  • Civile: per rilievi sullo stato di salute del costruito civile;
  • Agricoltura: per il monitoraggio delle colture;
  • Archeologia: per rilievi su beni di valore storico-culturale;
  • Geologia, geomatica, geodesia e topografia;
  • Monitoraggi sulle infrastrutture energetiche.

Le principali tipologie di droni sono:

  • Droni aerei;
  • Droni terrestri;
  • Droni acquatici.

I droni aerei sono sicuramente i più diffusi e si dividono in droni che si pilotano da terra e droni a volo programmato “flight plan”.
I droni terrestri possono essere equipaggiati con videocamere e vengono utilizzati in ambito militare per la sorveglianza di aree militari e in ambiente civile per il monitoraggio del sottosuolo (GPR) e sono in grado di restituire scansioni lidar e modelli 3D.
I droni acquatici possono immergersi in acqua o semplicemente navigare in superficie e vengono utilizzati in diverse attività di controllo e monitoraggio del territorio. Possono essere autonomi e restituire in tempo reale immagini e dati (UAV) oppure possono essere pilotati da remoto.

Rilievi con drone

Tra le diverse tipologie di rilievi con drone sicuramente trova largo ed efficace impiego il rilievo fotogrammetrico con drone. La fotogrammetria, come è noto, consente di ottenere dati metrici di un determinato oggetto, come forma e posizione. Il drone per rilievi fotogrammetrici consente ai tecnici di ottenere fotografie in volo che possono essere utilizzate per mappe di profondità, nuvole di punti e modelli 3D.
Il drone per rilievo fotogrammetrico fornisce informazioni dettagliatissime e dunque rilievi precisi e affidabili, consente di intervenire sullo scenario in tempi rapidi, massimizzando le operazioni in termini sia di tempo che di denaro rispetto ad altre soluzioni.

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Droni per rilievi LiDAR

La combinazione della tecnologia drone e della tecnologia LiDAR ha assicurato risultati eccellenti e vantaggi decisivi nel settore dei rilievi perché i droni per rilievi LiDAR assicurano l’acquisizione di tutti gli elementi presenti in un sito e quindi forniscono una ricostruzione esatta dell’ambiente oggetto di rilievo.
La combinazione laser scanner 3D e drone, ovvero la tecnologia LiDAR, presenta i seguenti vantaggi:

  • Precisione;
  • Velocità di acquisizione;
  • Acquisizione totale;
  • Rilievo materico;
  • Visualizzazione tridimensionale in tempo reale;
  • Elaborazione post processing di tipo topografico, modellazione 3D, Bim.

Tra fotogrammetria e LiDAR i professionisti scelgono sempre più frequentemente la tecnologia LiDAR proprio per la sua efficacia, accuratezza e precisione e perché assicura prestazioni più elevate in particolari scenari operativi rispetto alla fotogrammetria tradizionale.

Rilievi georadar con drone

Nel settore della geodesia e topografia, della geofisica e dell’ingegneria civile, la combinazione drone e GPR permette agli addetti ai lavori di svolgere in sicurezza una serie di attività di rilievo, ispezione, controllo e monitoraggio, in condizioni altrimenti pericolose per l’essere umano.
I rilievi georadar con drone permettono, grazie all’utilizzo del GPR, di ottenere informazioni dettagliate su anomalie/conformazioni particolari del sottosuolo.
Gli ambiti applicativi della combinazione drone e GPR sono molteplici, ad esempio in architettura, in archeologia, nelle attività di monitoraggio del rischio.

Droni per l’agricoltura di precisione

Un particolare ambito di applicazione della tecnologia del drone è quello che riguarda poi l’agricoltura di precisione o agricoltura 4.0.
L’agricoltura di precisione è un approccio innovativo che consente di ottimizzare le produzioni agricole nel rispetto delle caratteristiche e delle proprietà dei territori in quanto permette, grazie all’uso di tecnologie avanzate, di fare monitoraggio costante sul territorio agricolo evitando perdite perché dà la possibilità di tenere sempre sotto controllo lo stato di salute delle colture.
I droni per l’agricoltura di precisione o droni agricoli hanno dimensioni ridotte che facilitano il volo anche in caso di vegetazione ricca e restituiscono informazioni, dati e immagini accuratissime; l’impiego dei droni agricoli ha dato eccellenti risultati in termini di resa, controllo e riduzione dell’impatto ambientale.
Una tecnologia, insomma, che trova risonanza nella necessità attuale di ottenere il massimo riducendo lo spreco di risorse.

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