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Il Sismabonus rientra tra i bonus del settore edilizio che sono stati prorogati fino al 2024, come stabilito dal Disegno di Legge di Bilancio 2022.
Per Sismabonus s’intende un’agevolazione fiscale per lavori di adeguamento sismico pari al 50% in cinque anni ma ci sono casi nei quali è prevista un’agevolazione superiore.
I casi sono i seguenti:
Il Sismabonus è una detrazione fiscale riconosciuta ai privati e alle società che fanno lavori antisismici in edifici o strutture più grandi situati in zone antisismiche ad alta pericolosità.
Il nostro paese è caratterizzato da un alto rischio sismico che deriva dai sistemi di faglie che sono stati originati dalla formazione della catena montuosa appenninica e alpina. In corrispondenza di queste faglie e intorno ai sistemi di faglie sono avvenuti i più grandi eventi sismici del nostro paese: il terremoto di Gemona nel 1976, il terremoto in Irpinia nel 1980, il terremoto a L’Aquila nel 2009 e quello di Amatrice del 2016-2017.
Dal 2003 esiste una classificazione del territorio basata sul rischio sismico che divide il nostro paese in 4 zone:
In zona 1 ci sono: il nordest nella zona prealpina, la fascia appenninica centrale, Molise, Campania e Sicilia.
In zona 2 ci sono: Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata.
In zona 3 ci sono: Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte.
In zona 4 ci sono: Sardegna, Trentino Alto Adige e Liguria.
Il patrimonio edilizio è naturalmente esposto al rischio sismico ed ha una vulnerabilità da intendersi come capacità di sopportare un evento sismico.
In base alla vulnerabilità, a ciascun edificio può essere attribuita una classe di rischio sismico secondo la quale alla classe A si attribuisce il minor rischio sismico e alla classe G il maggiore rischio sismico.
Il Sismabonus è dunque l’agevolezione fiscale che consente ai proprietari di edifici o strutture più complesse di intervenire per migliorare la propria classe di rischio sismico di appartenenza.
In questo senso, il Sismabonus è un’opportunità vantaggiosa di mitigazione del rischio al quale è naturalmente esposto tutto il costruito.
La guida al Sismabonus prevede anche dei casi nei quali il Sismabonus rientra nel sistema di detrazioni fiscali previste per il Superbonus 110% e si parla di Super Sismabonus 110%. Avviene nei casi di interventi locali come connessioni di pareti e solai, interventi globali come intonaco armato o iniezioni di malta di calce.
Il Super Sismabonus 110% vale anche in caso di demolizione e ricostruzione di un edificio.
La detrazione prevista in questi casi è pari al 110% delle spese sostenute con un tetto massimo di 96 mila euro da dividere in 5 anni.
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